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Come è nata l’idea di uno strumento di traduzione del Libro di Urantia

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Rogério da Silva
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Come è nata l’idea di uno strumento di traduzione del Libro di Urantia

Di Rogério da Silva, Braganca, Portogallo

Più di un decennio fa, una domenica di settembre 2000, appena dopo pranzo, decisi di leggere Il Libro di Urantia in spagnolo.Non c’era una traduzione nella mia lingua madre, il portoghese, in quel momento. Benché avessi questo "libro molto strano" da almeno otto mesi, io non l’avevo aperto fino al momento in cui ebbi un’esperienza molto infelice in occasione di una riunione nella chiesa cattolica- un’esperienza che mi rese molto triste e mi condusse a Il Libro di Urantia. Due ore dopo aver cominciato a leggere ne ero già invaghito.

Il giorno dopo inviai una email alla Fondazione Urantia chiedendo: “È vero? Ci sono altre persone nel mondo che credono al suo contenuto?" Ricevetti una risposta con le coordinate di un lettore che viveva a San Paolo, in Brasile. Egli stava traducendo il libro in portoghese e abitava molto vicino al mio ufficio. Alcuni giorni più tardi ci siamo incontrati, ed ho avuto il mio primo avviso del lavoro gigantesco per tradurre questo libro meraviglioso.

Il traduttore cominciò a darmi alcuni dei fascicoli tradotti, e mi chiese di produrre dei file che avessero potuto essere inviati alla Fondazione Urantia per iniziare il processo di stampa. Avendo tra le mie mani i fascicoli tradotti, io decisi prima di fare un database bilingue con il testo inglese al fine di verificare la traduzione.

A partire da questo database bilingue, non necessitava che un passo per concepire uno strumento che permettesse di vedere tutte le lingue latine sullo stesso schermo. It was great! EEravamo ora nel 2006, e benché la Fondazione Urantia non avesse ancora stampato la traduzione portoghese, un team di revisione aveva cominciato a lavorare su una revisione. Ogni volta che si poneva una questione di traduzione, noi potevamo trovare la soluzione comparando le traduzioni spagnola, francese o italiana con l'inglese.

Nel 2009, durante la conferenza dell'Associazione Urantia Internazionale a Malaga, in Spagna, incontrai Georges Michelson-Dupont, direttore delle traduzioni della Fondazione. Egli vide lo strumento di database e volle ingrandirlo affinché tutti i traduttori de Il Libro di Urantia potessero utilizzarlo. Con questa nuova tecnologia, noi abbiamo un sistema online che ci permette di avere il lavoro finale di ogni team di traduzione/revisione, la storia di tutte le modificazioni apportate ad ogni paragrafo, e la possibilità di vedere, sullo stesso schermo, tutte le revisioni precedenti apportate ad ogni paragrafo specifico. Il Libro di Urantia ha più di 16.000 paragrafi, e una revisione una media di quattro cambiamenti per paragrafo. Cioè 70.000 dossier di revisione; un piccolo compito di registrazione per il database di un computer, ma un compito impossibile per un essere umano.

Una visione dello schermo del primo strumento di database bilingue.
Una visione dello schermo del primo strumento di database bilingue.
Una visione dello schermo dello strumento attuale del traduttore.
Una visione dello schermo dello strumento attuale del traduttore. Quale progresso!