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Uno sguardo rivolto alla Conferenza 2015 dell’ AUI in Québec

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Gilles Brien
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Uno sguardo rivolto alla Conferenza 2015 dell’ AUI in Québec

Di : Gilles Brien, Montréal, Canada

Si dice che gli incontri nella vita sono come i venti. Alcuni sono appena capaci di accarezzarvi, mentre altri possono sconvolgervi. La conferenza tenuta dall’AUI l’estate scorsa a Lennoxville, piccola città universitaria alla frontiera degli Stati Uniti è stata marcata da una tempesta di incontri indimenticabili e da un turbine di scoperte che hanno scosso il cuore e l’anima di molti di noi.

Erano presenti oltre 225 persone provenienti da 21 Paesi. Sfortunatamente a più di una dozzina di lettori è stato rifiutato il visto dalle autorità Canadesi.

Per me la Conferenza è stata un’esperienza divertente. Era la mia prima partecipazione ad un incontro dell’AUI. Era anche la prima volta nei miei oltre 40 anni di lettura del LU che potevo vedere così tanti lettori del mondo intero in un sol giorno ed in un sol posto. Non potevo crederci! Negli anni 1970 c’erano così pochi lettori nel Québec che non potevi riempire una stanza con loro. E adesso! Quale membro del Comitato Organizzativo e Franco-canadese ero fiero di esser stato parte del team che ha portato alla vita questo avvenimento, grazie alla visione di Gaetan Charland! Mesi di preparazione, incontri innumerevoli, telefonate, e-mail, abbondantemente ricompensati. Facevamo musica, ridevamo, parlavamo. Condividevamo preghiere ed opinioni. Abbiamo imparato a esser più vicini a Dio ed ai nostri fratelli e sorelle.

È stato veramente commovente quando, la prima sera della Conferenza, aprendo la seduta plenaria, il Maestro di Cerimonie, Guy Perron ha raccolto l’uditorio ed invitato I partecipanti a dire il loro nome e paese di provenienza al microfono. Udire così tante lingue e pronuncie ha riempito di gioia il mio cuore. Udendo e incontrando così numerosi “stranieri”, gli amanti del LU sono presto diventati i miei nuovi migliori amici, di quattro continenti (Africa, Europa, America del Nord e del Sud) – qual emozione per me! C’era gente di ogni età e dozzine di bambini, alcuni di neanche due anni.

Persone venute da Belgio, Canada, Cina, Colombia, Congo, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Haiti, Olanda, Israele, Corea, Messico, Perù, Senegal, Svezia, Svizzera, Ucraina, Regno Unito e Stati Uniti.

L’incontro internazionale di Urantia è stato un enorme successo. All’inizio avevamo dei dubbi. Avevamo timori finanziari. Avevamo tanti problemi che sembrava impossibile di risolverli, ma ce l’abbiamo fatta. Non eravamo soli in questa impresa.

Se la mia visione materiale avesse potuto espandersi per vedere gli amici invisibili, sono sicuro che avremmo visto molti altri ospiti alla conferenza. Erano dietro a tutti i relatori quando tenevano all’uditorio I loro discorsi illuminanti. Erano dietro I musicisti ed I cantanti. Ed hanno fermato la pioggia sulla sfilata dell’AUI.

Grazie a tutti per aver dato la vostra presenza, i vostri sforzi ed il vostro spirito alla Conferenza dell’AUI nella Bella Provincia! E per quelli, come me, che non ne hanno avuto abbastanza, arrivederci ad Amsterdam nel 2018!

Sue Tennant
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