Il Ricevimento di Az Urantia kőnyv, la Traduzione Magiara (Ungherese) de Il Libro di Urantia

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István HargitaiDi Istvan Hargitai, Ohio, Stati Uniti

Il 21 ottobre di quest'anno rientrai a casa dal lavoro e mia moglie mi disse che c'era un pacco per me. Con mia grande sorpresa trovai tre copie di Az Urantia kőnyv, la traduzione magiara (ungherese) de Il Libro di Urantia che avevo ordinato qualche tempo prima alla Fondazione Urantia. Mentre esaminavo e toccavo rapidamente ogni esemplare, la mia sorpresa si mutò in un sentimento di gioia estrema come se assistessi a un miracolo.

Nel girare le pagine del libro con evidente eccitazione, improvvisamente i miei pensieri tornarono alla primavera del 2001, quando, per la prima volta, trovai una straordinaria traduzione di parti del testo de Il Libro di Urantia in ungherese su internet. Io avevo tentato di tradurre da me stesso l'Introduzione, circa dieci anni prima, e rendendomi conto che la mia traduzione era una grave distorsione ed un'ingiustizia totale al testo inglese originale, fui felice di vedere il lavoro di alta qualità che avevo trovato.

Inviai subito una e-mail all'autore, con il messaggio che redassi in ungherese, dicendo pressapoco: "Sono felice di vedere una parte del testo della Rivelazione di Urantia per la prima volta in ungherese. Io studio questo libro da vent'anni e sarebbe meraviglioso poterne discutere in ungherese. Se trovate il tempo, per favore scrivetemi." Nella sua risposta, Gábor Cseh, il giovane traduttore, espresse il suo particolare entusiasmo per aver ricevuto una lettera scritta in ungherese da un paese così lontano. Egli menzionò, tra parentesi, che di regola generale noi ungheresi ci sentiamo a casa nostra nell'immenso universo.

Nella sua prima lettera, Gábor spiegava la sua motivazione a tradurre le parti dei Fascicoli di Urantia. In quel tempo egli non si riteneva capace d'intraprendere il compito colossale di tradurre l'intero testo. Per questo aveva creato una "home page" su internet con la speranza d'incitare altri traduttori con maggiori competenze linguistiche ed una comprensione più profonda a terminare il compito. Questa pagina accoglieva di buon grado anche critiche costruttive e la cooperazione di altre persone.

In mancanza di una visione d'insieme o di un'analisi metodica delle parti tradotte, Gábor considerò maggiormente importante concentrarsi su due obiettivi principali: 1) la descrizione degli insegnamenti di Gesù nello sforzo di situare l'interpretazione del testo nel proprio contesto. 2) la coordinazione di certe sezioni che trattano dell'Aggiustatore di Pensiero.

Mentre traduceva la storia del giovane che aveva paura, Gábor si sentì stimolato e rinvigorito da quel passaggio. Le parole seguenti suonarono anche da sfida personale diretta a lui: "…hanno imparato a godere dell'incertezza, a nutrirsi della delusione, ad entusiasmarsi per un'apparente sconfitta, a fortificarsi in presenza di difficoltà, a dare prova di un coraggio indomabile davanti all'immensità e ad esercitare una fede invincibile quando si trovano di fronte alla sfida dell'inspiegabile." (291.3)26:5.3.

Nel gennaio 2002, Gábor mi fece sapere che aveva terminato i Fascicoli 6, 12, 42, 56, 57, 104 -111, 116, 119 e 130. Egli stava lavorando al Fascicolo 112 e avrebbe continuato con il resto della Parte III, con l'Introduzione ed infine con tutto il resto dei Fascicoli. Una tale impresa, secondo la sua stima, avrebbe preso almeno dieci anni.

Verso la seconda metà di questo stesso anno, il progetto di traduzione subì un arresto. Gábor abbandonò la pagina web a causa della mancanza d'interesse del pubblico e dei suoi impegni personali. Tuttavia, egli continuò a tradurre le parti che stimava appropriate ed importanti, pensando sempre di non essere la persona più qualificata per questo lavoro. Egli avrebbe voluto aspettare il momento in cui una persona con una "vocazione" particolare e competenze personali si fosse offerta volontaria e avesse cominciato a lavorare ufficialmente su un Progetto di Traduzione Ungherese autorizzato.

Io scrissi a Gábor e l'incoraggiai a continuare con il progetto anche in mancanza d'entusiasmo per la traduzione ungherese. Era il tempo in cui egli pensava di non essere quello chiamato ad intraprendere un tale compito monumentale. Io richiamai la sua attenzione su un poema scritto da un grande poeta ungherese, Endre Ady, che nel suo "Seed underneath the snow" (Grano sotto la neve) suggeriva che spesso c'è un periodo latente per il pensiero ideazionale prima che nuovi valori siano abbracciati dai lettori spiritualmente affamati. Dopo di ciò, io persi i contatti con Gábor.

Con il passare del tempo, vidi delle traduzioni ungheresi inviate da altre persone e visitai delle pagine web che trattavano della Rivelazione di Urantia. Non me ne piacque nessuna! La maggior parte erano intrise di una comprensione immatura ed inesatta del testo inglese originale; esse mancavano di percezione spirituale. Altre erano tinte da ciò che chiamerei l'effetto dell'ego esaltato. Io ritornai alla nostra corrispondenza e realizzai quanto ero stato fortunato di aver conosciuto il filo di pensiero di Gábor, profondo e indagatore e tuttavia abbellito dall'umiltà. Non potei impedirmi di pensare che, via via che Gábor cresceva con perveranza in spirito e saggezza, il suo processo di traduzione de Il Libro di Urantia sarebbe stato assistito da incoraggiamento, illuminazione e percezione da parte dei nostri aiutanti del regno spirituale.

Nel dicembre 2006, con mia grande sorpresa, ricevetti una e-mail da Gábor tramite Steve Caruso dell'Associazione dell'Ohio dell'Associazione Internazionale Urantia (UAI), che m'informava che la traduzione ungherese de Il Libro di Urantia era stata completata. L'e-mail comprendeva anche il testo della lettera d'incoraggiamento che gli avevo inviato anni prima.

Nel 2008, su invito di Gábor, ebbi il privilegio di unirmi al gruppo di revisione della traduzione, che fu formato in origine nel 2006. La revisione fu completata nel maggio del 2009. Ora che il libro era pronto, dovevamo trovare il denaro per la stampa. Avvenne un altro miracolo e un lettore dell'America del Sud donò i fondi necessari. Onestamente, nel 2001 non avrei mai pensato che avrei visto la Quinta Rivelazione Epocale stampata nella mia lingua natale. Avendo il libro in mano, ciò prova ancora una volta la verità del grido di battaglia dei pellegrini ascendenti: "In unione con Dio, nulla - assolutamente nulla - è impossibile." (291.3)26 :5.3.

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