La Gioia più Eccelsa


Autore : Gard Jameson, Consigliere Fiduciario, Fondazione Urantia, Nevada, S.U.
Uno dei malintesi più ricorrenti sul pianeta è la distinzione tra gioia e piacere.
La gioia è l’attributo di uno stato interiore di consapevolezza che emerge dall’interno della coscienza mentre il piacere è una consapevolezza passeggera che emerge sulla spinta di qualcosa di esteriore. La gioia dura ; il piacere scompare rapidamente. William Blake, il poeta inglese, ci rammenta che la gioia non è qualcosa che possa essere controllato o manipolato come il piacere. Gioia è una realtà spirituale. Blake scrive : « colui che vincola a se stesso la gioia, distrugge la vita alata, ma chi abbraccia la gioia lasciandola aleggiare vive in una eterna aurora ».
La massima qualità della gioia o beatitudine è associata alla comunione con quelle realtà spirituali intrinseche alla persona umana. Tutti i piaceri del mondo non possono compararsi con la beatitudine della comunione nell’adorazione. È in tale comunione che una persona esperimenta l’unità e l’interdipendenza di tutte le cose e di tutti gli esseri ; non vi è gioia maggiore di questa realizzazione ; è il nostro senso di separazione e di isolamento che conduce all’alienazione e alla sofferenza. È quando noi domandiamo, cerchiamo e bussiamo alla porta della Presenza Divina che questa si apre improvvisamente inondandoci di gioia e benedizioni.
Hafiz, il poeta persiano, pone la domanda « o meravigliose creature,/per qual strano miracolo/voi così sovente/non sorridete ? » Se la gioia è inerente all’esistenza umana – come lo è – come mai succede così sovente che non sorridiamo ? È nostro diritto di nascita, il dono prezioso della Presenza Divina ; come possiamo non godere di questo dono ogni mattina ?
« Con un occhio reso silente dal potere dell’armonia, ed il profondo potere della gioia, noi possiamo scorgere la vita delle cose » scrive William Wordsworth, il poeta inglese.
La nostra percezione della realtà è alterata dalla presenza o dall’assenza della gioia.
Gioia è precursore di saggezza, la quale vede il cuore di tutte le cose e di tutti gli esseri.
Gioia è un chiaro segno della Presenza di Dio. Quando vi si avvicinano uomini e donne santi con aria cupa, state in guardia ! Senza gioia vi è poco spazio per una relazione. La gioia apre il cuore e la mente così che possa esserci una percezione della divinità all’interno di tutte le cose e di tutti gli esseri.
Allora, cosa aspetti ? Proclama la gioia, tuo diritto di nascita.
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