Credete che Gesù abbia sacrificato la sua vita per salvarci?

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Ecco le tre citazioni esatte tratte dal libro che possono rispondere alla vostra domanda. La prima citazione è di Gesù stesso quando parlò ai due fratelli ad Emmaus, poco dopo la sua risurrezione. Le altre due provengono dai capitoli quasi alla fine del libro intitolati: Il Significato Della Morte sulla Croce e Le Lezioni della Croce.

Mentre proseguivano il loro cammino, Gesù disse loro: “Quanto siete lenti a comprendere la verità! Se mi dite che è sugli insegnamenti e sulle opere di quest’uomo che discutete, allora posso illuminarvi, perché ho più che familiarità con questi insegnamenti. Non vi ricordate che questo Gesù ha sempre insegnato che il suo regno non era di questo mondo, e che tutti gli uomini, essendo figli di Dio, dovrebbero trovare libertà e liberazione nella gioia spirituale della comunità della fratellanza del servizio amorevole in questo nuovo regno della verità dell’amore del Padre celeste? Non vi ricordate come questo Figlio dell’Uomo proclamò la salvezza di Dio per tutti gli uomini, curando gli ammalati e gli afflitti e rendendo liberi coloro che erano impediti dalla paura e schiavi del male? Non sapete che quest’uomo di Nazaret disse ai suoi discepoli che doveva andare a Gerusalemme, essere consegnato ai suoi nemici, che lo avrebbero messo a morte, e che sarebbe risuscitato il terzo giorno? Non vi è stato detto tutto questo? E non avete mai letto nelle scritture circa questo giorno di salvezza per gli Ebrei ed i Gentili, dove è detto che in lui saranno benedette tutte le famiglie della terra; che egli ascolterà il grido dei bisognosi e salverà le anime dei poveri che lo cercano; che tutte le nazioni lo chiameranno benedetto? Che un tale Liberatore sarà come l’ombra di un grande roccia in un paese desertico. Che egli nutrirà il gregge come un vero pastore, raccogliendo gli agnelli nelle sue braccia e portandoli teneramente nel suo seno. Che aprirà gli occhi degli spiritualmente ciechi e che porterà i prigionieri della disperazione alla piena libertà e alla luce; che tutti coloro che sono nelle tenebre vedranno la grande luce della salvezza eterna. Che egli curerà i cuori spezzati, proclamerà la libertà ai prigionieri del peccato e aprirà la prigione a coloro che sono schiavi della paura e vincolati dal male. Che consolerà coloro che sono addolorati ed effonderà su di loro la gioia della salvezza al posto del dispiacere e dell’oppressione. Che sarà il desiderio di tutte le nazioni e la gioia perpetua di coloro che cercano la rettitudine. Che questo Figlio di verità e di rettitudine si ergerà sul mondo con una luce risanatrice ed un potere salvifico; ed anche che salverà l suo popolo dai suoi peccati; che cercherà realmente e salverà coloro che sono perduti. Che non distruggerà i deboli, ma porterà la salvezza a tutti coloro che hanno fame e sete di rettitudine. Che coloro che credono in lui avranno la vita eterna. Che egli spargerà il suo spirito su tutta la carne, e che questo Spirito della Verità sarà in ogni credente una sorgente d’acqua che zampillerà fino alla vita eterna. Non avete capito quanto grande era il vangelo del regno che quest’uomo vi ha dato? Non percepite quale grande salvezza è venuta su di voi?” 190:5.4

Una volta che avete afferrato l’idea di Dio come Padre vero e amorevole, il solo concetto che Gesù abbia mai insegnato, dovete immediatamente, in tutta coerenza, abbandonare completamente tutte quelle nozioni primitive su Dio di un monarca offeso, di un sovrano severo ed onnipotente il cui principale piacere è di scoprire i suoi sudditi mentre commettono delle cattive azioni e nel badare che siano adeguatamente puniti, a meno che un essere quasi uguale a lui non accetti volontariamente di soffrire per loro, di morire come un sostituto ed in loro vece. L’intera idea di redenzione e di espiazione è incompatibile con il concetto di Dio quale fu insegnato ed esemplificato da Gesù di Nazaret. L’amore infinito di Dio non è secondario a nulla nella natura divina. 188:4.8

La croce dimostra per sempre che l’atteggiamento di Gesù verso i peccatori non era né una condanna né un’indulgenza, ma piuttosto la salvezza eterna e amorevole. Gesù è veramente un salvatore nel senso che la sua vita e la sua morte conquistano gli uomini alla bontà e ad una giusta sopravvivenza. Gesù ama talmente gli uomini che il suo amore suscita una risposta d’amore nel cuore umano. 188:5.2

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