Dal Sermone sulla Montagna al discorso dell’Ultima Cena, Gesù insegnò ai suoi discepoli a manifestare amore paterno piuttosto che amore fraterno. Amore fraterno significa amare il vostro prossimo come voi stessi, e ciò sarebbe un’applicazione adeguata della “regola d’oro”. Ma l’affetto paterno esige che amiate i vostri simili mortali come Gesù ama voi. ~ Il Libro di Urantia, 140:5:1 (1573.3) [2]
La regola d’oro riformulata da Gesù richiede un contatto sociale attivo; l’antica regola negativa poteva essere seguita nell’isolamento. Gesù spogliò la moralità di tutte le regole e cerimonie e la elevò ai livelli maestosi del pensiero spirituale e di una vita veramente retta. ~ Il Libro di Urantia, 140:10:5 (1585.3) [3]
Quando questi mortali guidati dallo spirito realizzano il vero significato di questa regola d’oro, traboccano della certezza di essere cittadini di un universo amichevole, ed i loro ideali della realtà spirituale sono soddisfatti soltanto quando amano i loro simili come Gesù ha amato tutti noi; e ciò è la realtà della realizzazione dell’amore di Dio. ~ Il Libro di Urantia, 180:5:8 (1950.3) [4]
Questa è l’essenza della vera religione: che amiate il vostro prossimo come voi stessi. ~ Il Libro di Urantia, 180:5:7 (1950.2) [5]
Links:
[1] https://www.urantia.org/sites/default/files/images/shutterstock_1669488970-250x498.jpg
[2] https://www.urantia.org/it/il-libro-di-urantia/fascicolo-140-l-ordinazione-dei-dodici#U140_5_1
[3] https://www.urantia.org/it/il-libro-di-urantia/fascicolo-140-l-ordinazione-dei-dodici#U140_10_5
[4] https://www.urantia.org/it/il-libro-di-urantia/fascicolo-180-il-discorso-di-addio#U180_5_8
[5] https://www.urantia.org/it/il-libro-di-urantia/fascicolo-180-il-discorso-di-addio#U180_5_7