Che cos’è una Rivelazione?

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I Rivelatori Parlano del Libro di Urantia

Nel formulare le narrazioni che seguono riguardanti la descrizione del carattere del Padre e della natura dei suoi associati del Paradiso, tentando allo stesso tempo di descrivere il perfetto universo centrale ed i sette superuniversi che lo circondano, noi dobbiamo essere guidati dalle istruzioni dei governanti del superuniverso che ci ordinano, in tutti i nostri sforzi per rivelare la verità e coordinare le conoscenze essenziali, di dare la preferenza ai concetti umani più elevati già esistenti che riguardano i soggetti da presentare. Noi possiamo ricorrere alla pura rivelazione soltanto quando il concetto da presentare non ha avuto in precedenza alcuna espressione adeguata da parte della mente umana. 0:12.11

Voi mortali che leggete questo messaggio potete ascendere voi stessi al Paradiso, raggiungere l’abbraccio della Trinità e nelle lontane ere future essere assegnati al servizio degli Antichi dei Giorni in uno dei sette superuniversi, ed un giorno essere incaricati di ampliare la rivelazione della verità per qualche pianeta abitato in evoluzione, come io attualmente sto facendo su Urantia. 22:4.7

La Rivelazione è Limitata

Non è possibile formulare delle classificazioni complete e totalmente coerenti delle personalità del grande universo perché non tutti i gruppi sono rivelati. Ci vorrebbero numerosi fascicoli addizionali per includere l’ulteriore rivelazione necessaria ad una classificazione sistematica di tutti i gruppi. Una tale espansione concettuale non sarebbe affatto auspicabile perché priverebbe i pesatori mortali dei prossimi mille anni di quello stimolo alla speculazione creativa che questi concetti parzialmente rivelati forniscono. E’ meglio che l‘uomo non riceva una rivelazione eccessiva; essa soffocherebbe l’immaginazione. 30:0.2

Les Cinque Rivelazioni Epocali

Ci sono stati molti avvenimenti nella rivelazione religiosa, ma solo cinque d’importanza epocale. Questi sono stati i seguenti:

1. Gli insegnamenti dalamatiani. Il vero concetto della Prima Sorgente e Centro fu promulgato per la prima volta su Urantia dai cento membri corporali del personale del Principe Caligastia. Questa rivelazione crescente della Deità proseguì per più di trecentomila anni, fino a quando fu bruscamente interrotta dalla secessione planetaria e dalla disgregazione del regime educativo. Ad eccezione dell’opera di Van, l’influenza della rivelazione dalamatiana fu praticamente perduta per il mondo intero. Anche i Noditi avevano dimenticato questa verità al tempo dell’arrivo di Adamo. Tra tutti coloro che ricevettero gli insegnamenti dei cento, furono gli uomini rossi che li conservarono più a lungo, ma l’idea del Grande Spirito non era che un vago concetto nella religione amerinda quando il contatto con il Cristianesimo la chiarì e la rafforzò considerevolmente.

2. Gli insegnamenti edenici. Adamo ed Eva presentarono di nuovo il concetto del Padre di tutti ai popoli evoluzionari. La disgregazione del primo Eden arrestò il corso della rivelazione adamica prima che avesse pienamente preso avvio. Ma gli insegnamenti abortiti di Adamo furono portati avanti dai sacerdoti setiti, ed alcune di queste verità non sono mai andate interamente perdute per il mondo. L’intera tendenza dell’evoluzione religiosa levantina fu modificata dagli insegnamenti dei Setiti. Ma verso il 2.500 a.C. l’umanità aveva largamente perso di vista la rivelazione presentata al tempo di Eden.

3. Melchizedek di Salem. Questo figlio d’emergenza di Nebadon inaugurò la terza rivelazione della verità su Urantia. I precetti cardinali dei suoi insegnamenti erano la fiducia e la fede. Egli insegnò la fiducia nell’onnipotente benevolenza di Dio e proclamò che la fede era l’atto per mezzo del quale gli uomini ottenevano il favore di Dio. I suoi insegnamenti si mescolarono gradualmente con le credenze e le pratiche delle diverse religioni evoluzionarie e si svilupparono alla fine nei sistemi teologici presenti su Urantia all’inizio del primo millennio dopo Cristo.

4. Gesù di Nazaret. Cristo Micael presentò per la quarta volta ad Urantia il concetto di Dio come Padre Universale, e questo insegnamento è generalmente persistito da allora. L’essenza del suo insegnamento era l’amore ed il servizio, l’adorazione amorevole che un figlio creatura dona spontaneamente in riconoscimento del ministero amorevole di Dio suo Padre ed in risposta ad esso; il servizio per libero arbitrio che tali figli creature offrono ai loro fratelli nella gioiosa comprensione che in questo servizio essi servono anche Dio il Padre.

5. I Fascicoli di Urantia. I Fascicoli, dei quali questo è uno, costituiscono la più recente presentazione della verità ai mortali di Urantia. Questi fascicoli differiscono da tutte le precedenti rivelazioni perché non sono opera di una sola personalità dell’universo, ma una presentazione composita da parte di numerosi esseri. Ma nessuna rivelazione può mai essere completa prima del raggiungimento del Padre Universale. Tutti gli altri ministeri celesti non sono che parziali, transitori e praticamente adattati alle condizioni locali nel tempo e nello spazio. Anche se ammissioni come questa possono forse sminuire la forza e l’autorità immediate di tutte le rivelazioni, è giunto il momento su Urantia in cui è opportuno fare tali esplicite dichiarazioni, anche a rischio d’indebolire l’influenza e l’autorità future di quest’opera, la più recente delle rivelazioni della verità alle razze mortali di Urantia. 92:4.4

Il Valore della Rivelazione

La rivelazione è una tecnica che permette di economizzare ere ed ere di tempo nel lavoro indispensabile di cernere e di vagliare gli errori dell’evoluzione rispetto alle verità di acquisizione spirituale. 101:5.1

La conoscenza genera orgoglio nel fatto della personalità; la saggezza è la coscienza del significato della personalità; la religione è l’esperienza della conoscenza del valore della personalità; la rivelazione è l’assicurazione della sopravvivenza della personalità. 102:3.9

La metafisica si è rivelata un fallimento; quanto alla mota, non può essere percepita dall’uomo. La rivelazione è la sola tecnica che può compensare l’assenza della sensibilità alla verità che apporta la mota in un mondo materiale. La rivelazione chiarisce in modo autorevole la confusione della metafisica sviluppata dalla ragione su un pianeta evoluzionario. 103:6.8

Partendo dalla sua comprensione incompleta della scienza, dalla sua debole presa sulla religione e dai suoi tentativi abortiti in metafisica, l’uomo ha tentato di costruire le sue formulazioni filosofiche. E l’uomo moderno costruirebbe davvero una filosofia valida ed attraente di se stesso e del suo universo se non fosse interrotta la sua importantissima ed indispensabile connessione metafisica tra i mondi della materia e dello spirito, con l’incapacità della metafisica di superare l’abisso morontiale tra il fisico e lo spirituale. L’uomo mortale manca del concetto di mente e di materiale morontiali, e la rivelazione è la sola tecnica per sopperire a questa deficienza di dati concettuali di cui l’uomo ha così pressante necessità per costruire una filosofia logica dell’universo e per giungere ad una comprensione soddisfacente del suo posto certo e stabile in questo universo.

La rivelazione è la sola speranza dell’uomo evoluzionario per colmare l’abisso morontiale. La fede e la ragione, senza l’aiuto della mota, non possono concepire e costruire un universo logico. Senza la visione della mota l’uomo mortale non può discernere la bontà, l’amore e la verità nei fenomeni del mondo materiale. 103:6.12

La filosofia, per rendere il massimo servizio alla scienza e alla religione, dovrebbe evitare i due estremi del materialismo e del panteismo. Solo una filosofia che riconosce la realtà della personalità – la permanenza in presenza del cambiamento - può avere un valore morale per l’uomo, può servire da collegamento tra le teorie della scienza materiale e quelle della religione spirituale. La rivelazione è una compensazione delle carenze della filosofia in evoluzione. 103:8.6

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