Che cos’è l’Anima?

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Fin dai suoi inizi remoti l’anima è reale; ha qualità di sopravvivenza cosmica. 16:9.2

Durante la vita la volontà mortale, il potere della personalità di scegliere e di decidere, risiede nei circuiti mentali materiali. Via via che la crescita terrena del mortale prosegue, questo io, con i suoi poteri di scelta inestimabili, s’identifica sempre più con l‘entità emergente, l’anima morontiale. Dopo la morte e successivamente alla risurrezione sul mondo delle dimore, la personalità umana è completamente identificata con l’io morontiale. L’anima è quindi l’embrione del futuro veicolo morontiale d’identità della personalità. 111:3.2

Le piante e gli animali sopravvivono nel tempo mediante la tecnica consistente nel trasmettere da una generazione all’altra delle particelle identiche di se stessi. L’anima umana (la personalità) dell’uomo sopravvive alla morte del corpo grazie all’associazione d’identità con questa scintilla interiore della divinità che è immortale e che funziona per perpetuare la personalità umana su un livello continuo e superore dell’esistenza universale progressiva. Il seme nascosto dell’anima umana è uno spirito immortale. La seconda generazione dell’anima è la prima di una successione di manifestazioni della personalità nelle esistenze spirituali e progressive, che terminano solo quando questa entità divina raggiunge la sorgente della sua esistenza, la sorgente personale di ogni esistenza, Dio il Padre Universale. 132:3.6

“L’anima è la parte dell’uomo che riflette il suo io, che discerne la verità e che percepisce lo spirito; essa eleva per sempre l’essere umano al di sopra del livello del mondo animale. L’autocoscienza, in se stessa e per se stessa, non è l’anima. L’autocoscienza morale è la vera autorealizzazione umana e costituisce il fondamento dell’anima umana, e l’anima è quella parte dell’uomo che rappresenta il valore potenziale della sopravvivenza dell’esperienza umana. La scelta morale ed il compimento spirituale, la capacità di conoscere Dio e l’impulso ad essere simile a lui, sono le caratteristiche dell’anima. L’anima dell’uomo non può esistere senza pensiero morale e senza attività spirituale. Un’anima stagnante è un’anima morente. Ma l’anima dell’uomo è distinta dallo spirito divino che dimora dentro la sua mente. Lo spirito divino arriva simultaneamente alla prima attività morale della mente umana, e quella è l‘occasione della nascita dell’anima.” Gesù, 133:6.5

Il Vostro Io Spiritualizzato

L’anima dell’uomo è un’acquisizione esperienziale. Quando una creatura mortale sceglie di “fare la volontà del Padre celeste”, lo spirito che vi risiede diviene il padre di una nuova realtà nell’esperienza umana. La mente mortale e materiale è la madre di questa stessa realtà emergente. La sostanza di questa nuova realtà non è né materiale né spirituale - è morontiale. Questa è l’anima emergente ed immortale che è destinata a sopravvivere alla morte fisica e ad iniziare l’ascensione al Paradiso. 0:5.10

Benché per avvicinarvi alla presenza del Padre in Paradiso dobbiate attendere di aver raggiunto i livelli finiti più elevati di progressione spirituale, dovreste rallegrarvi al riconoscimento della possibilità sempre presente di una comunione diretta con lo spirito di conferimento del Padre, così intimamente associato alla vostra anima interiore ed al vostro io in corso di spiritualizzazione. 5:1.3

L’anima…umana è similmente una partner volitiva e cocreativa della propria immortalizzazione. 117:3.7

Tutti gli uomini la cui anima si evolve sono letteralmente i figli evoluzionari di Dio il Padre e di Dio la Madre, l’Essere Supremo. Ma fino a quando l’uomo mortale non diventa cosciente nella propria anima della sua eredità divina, questa assicurazione di parentela con la Deità deve essere realizzata mediante la fede. L’esperienza della vita umana è il bozzolo cosmico nel quale i doni universali dell’Essere Supremo e la presenza nell’universo del Padre Universale (nessuno dei quali è una personalità) stanno evolvendo l’anima morontiale del tempo ed il carattere finalitario umano-divino di destino universale e di servizio eterno. 117:6.8

La società di Urantia non può assolutamente sperare di rimanere ferma come nelle ere passate. La nave sociale è salpata dalle baie riparate della tradizione stabilita ed ha cominciato la sua crociera nei mari aperti del destino evoluzionario. E l’anima dell’uomo, come mai prima nella storia del mondo, ha bisogno di scrutare attentamente le sue carte di moralità e di osservare accuratamente la bussola della guida religiosa. 99:1.3

La Sopravvivenza Eterna e l’Anima

La sopravvivenza eterna della personalità dipende interamente dalla scelta della mente mortale, le cui decisioni determinano il potenziale di sopravvivenza dell’anima immortale. Quando la mente crede in Dio e l’anima conosce Dio, e quando con lo stimolo dell’Aggiustatore tutte desiderano Dio, allora la sopravvivenza è assicurata. 5:5.13

L’attrazione della gravità spirituale del Figlio Eterno costituisce il segreto inerente all’ascensione al Paradiso delle anime umane sopravviventi. Tutti i valori spirituali autentici e tutti gli individui veramente spiritualizzati sono tenuti nella presa infallibile della gravità spirituale del Figlio Eterno. …. Il circuito di gravità spirituale tira letteralmente l’anima degli uomini verso il Paradiso. 7:3.2

La creatura personale dotata di mente cosmica ed abitata da un Aggiustatore possiede la facoltà innata di riconoscere e di comprendere la realtà dell’energia, la realtà della mente e la realtà dello spirito. La creatura dotata di volontà è in tal modo equipaggiata per discernere il fatto, la legge e l’amore di Dio. A parte questi tre elementi inalienabili della coscienza umana, ogni esperienza dell’uomo è veramente soggettiva, eccettuata la realizzazione intuitiva di validità attribuita all’unificazione di queste tre reazioni di riconoscimento cosmico della realtà universale.

Il mortale che discerne Dio è in grado di percepire il valore dell’unificazione di queste tre qualità cosmiche nell’evoluzione dell’anima sopravvivente, la suprema impresa dell’uomo nel tabernacolo fisico in cui la mente morale collabora con lo spirito divino che lì dimora per rendere duale l’anima immortale. Fin dai suoi inizi remoti l’anima è reale, ha qualità di sopravvivenza cosmica. 16:9.1

Nel rivelare la misericordia preesistente del Padre, i Figli di Dio stabiliscono il credito necessario per assicurare la sopravvivenza di tutti. E poi, in conformità alle conclusioni dei Significati dell’Origine, viene stabilito un credito di generose proporzioni e di grazia sufficiente ad assicurare la sopravvivenza di ogni anima che desidera realmente la cittadinanza divina. 28:6.5

Il tempo è l’unica dotazione universale comune a tutte le creature dotate di volontà; è il “talento” affidato a tutti gli esseri intelligenti. Voi tutti avete del tempo per assicurarvi la sopravvivenza, ed il tempo è fatalmente sprecato solo quando è sepolto nella negligenza, quando non lo utilizzate in modo da rendere certa la sopravvivenza della vostra anima. Non valorizzare il proprio tempo al massimo grado possibile non impone sanzioni fatali; semplicemente ritarda il pellegrino del tempo nel suo viaggio d’ascensione. Se viene acquisita la sopravvivenza, tutte le altre perdite possono essere recuperate. 28:6.9

Il corpo fisico di carne mortale non fa parte della ricostituzione del sopravvivente addormentato; il corpo fisico è ritornato alla polvere. Il serafino incaricato patrocina il nuovo corpo, la forma morontiale, come nuovo veicolo di vita per l’anima immortale e come dimora dell’Aggiustatore che è tornato. L’Aggiustatore è il custode della trascrizione spirituale della mente del sopravvivente addormentato. Il serafino assegnato mantiene l’identità sopravvivente – l’anima immortale – nello stato in cui si è evoluta. E quando questi due, l’Aggiustatore e il serafino, riuniscono quanto affidato loro della personalità, il nuovo individuo costituisce la risurrezione della vecchia personalità, la sopravvivenza dell’identità morontiale in evoluzione dell’anima Una tale riassociazione di un anima e di un Aggiustatore è a giusto titolo chiamata risurrezione, una riunificazione dei fattori della personalità; ma anche questo non spiega interamente la riapparizione della personalità sopravvivente. Anche se voi probabilmente non comprenderete mai il fatto di una tale operazione inspiegabile, ne conoscerete un giorno la verità per esperienza se non respingerete il piano di sopravvivenza dei mortali. 30:4.15

La sopravvivenza delle creature mortali è interamente basata sullo sviluppo di un’anima immortale all’interno della mente mortale. 36:6.5

Gesù Parla dell’Anima

La mente umana non sopporta bene il conflitto di una duplice alleanza. E’ un impegno severo per l’anima subire l’esperienza di uno sforzo per servire sia il bene che il male. La mente supremamente felice ed efficacemente unificata è quella interamente consacrata a fare la volontà del Padre che è nei cieli. I conflitti non risolti distruggono l’unità e possono sfociare nel disordine mentale. Ma il carattere di sopravvivenza di un’anima non è favorito dalla tendenza ad assicurarsi la pace mentale ad ogni costo, dall’abbandono di nobili aspirazioni e dalla compromissione d’ideali spirituali; questa pace si raggiunge piuttosto affermando risolutamente il trionfo di ciò che è vero, e questa vittoria si ottiene trionfando sul male con la potente forza del bene. Gesù 133:7.12

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