Chi sono Io? Che cos’è la Personalità?

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La Personalità E’…

Personalità. La personalità dell’uomo mortale non è né corpo, né mente, né spirito; non è nemmeno l’anima. La personalità è l’unica realtà immutabile nell’altrimenti sempre mutevole esperienza della creatura ed unifica tutti gli altri fattori associati dell’individualità. La personalità è il dono unico che il Padre Universale fa alle energie viventi ed associate della materia, della mente e dello spirito, e che sopravvive con la sopravvivenza dell’anima morontiale. 0:5.11

…La personalità non è mai spontanea; essa è il dono del Padre del Paradiso. La personalità è sovrapposta all’energia ed è associata solo a sistemi d’energia viventi; l’identità può essere associata a modelli d’energia non viventi. 0:5.4

La personalità umana è l’immagine-ombra proiettata nel tempo-spazio dalla personalità del Creatore divino. E nessuna realtà può mai essere adeguatamente compresa attraverso l’esame della sua ombra. Le ombre dovrebbero essere interpretate in funzione della vera sostanza. 1:6.1

La mente trasmuta i valori dello spirito in significati dell’intelletto; la volizione ha il potere di far fruttificare i significati della mente sia nel regno materiale che spirituale. L’ascesa al Paradiso implica una crescita relativa e differenziale in spirito, in mente ed in energia. La personalità è l’unificatrice di queste componenti dell’individualità esperienziale. 9:4.6

La personalità umana non è solo un elemento concomitante degli avvenimenti del tempo e dello spazio; la personalità umana può anche agire come causa cosmica di tali avvenimenti. 12:5.11

La personalità è immutabile in presenza del cambiamento. 112:0.9

La personalità è quella dotazione cosmica, quella fase della realtà universale, che può coesistere con dei cambiamenti illimitati e allo stesso tempo conservare la sua identità alla presenza stessa di tutti questi cambiamenti, e indefinitamente dopo di essi. 130:4.6

La personalità è unica, assolutamente unica: è unica nel tempo e nello spazio; è unica nell’eternità ed in Paradiso; è unica quando è conferita – non vi sono duplicati; essa è unica in ogni momento dell’esistenza; è unica in relazione a Dio – egli non fa preferenze di persone, ma nemmeno le addiziona, perché esse non sono addizionabili – sono associabili ma non totalizzabili. 112:0.12

La personalità ha una coscienza unica del tempo, e ciò è qualcosa di diverso dalla percezione del tempo da parte della mente o dello spirito. 112:0.16

La personalità è conferita dal Padre Universale alle sue creature come una dotazione potenzialmente eterna. Tale dono divino è destinato a funzionare su numerosi livelli ed in situazioni universali successive che vanno dall’umile finito al più alto absonito, sino ai confini stessi dell’assoluto. La personalità opera così su tre piani cosmici o in tre fasi dell’universo:

  1. Status di posizione. La personalità funziona con uguale efficacia nell’universo locale, nel superuniverso e nell’universo centrale.
  2. Status di significato. La personalità agisce efficacemente sui livelli del finito, dell’absonito ed anche sconfinando nell’assoluto.
  3. Status di valore. La personalità può realizzarsi esperienzialmente nei regni progressivi del materiale, del morontiale e dello spirituale. 112:1.1

La personalità non può agire molto bene nell’isolamento. L’uomo è per sua natura una creatura sociale; è dominato dal vivo desiderio d’appartenenza. E’ letteralmente vero che “nessun uomo vive per se stesso”. 112:1.16

La Personalità è un Mistero

La personalità è uno dei misteri insoluti degli universi. Noi siamo in grado di formarci concetti adeguati dei fattori che entrano nella composizione dei vari ordini e livelli di personalità, ma non comprendiamo totalmente la natura reale della personalità stessa. Noi percepiamo chiaramente i numerosi fattori che, una volta riuniti, costituiscono il veicolo della personalità umana, ma non comprendiamo pienamente la natura ed il significato di tale personalità finita.

La personalità è potenziale in tutte le creature che posseggono una dotazione mentale che va dal minimo di coscienza di sé al massimo di coscienza di Dio. Ma la sola dotazione mentale non è la personalità, né lo è lo spirito o l’energia fisica. La personalità è quella qualità e quel valore della realtà cosmica che sono conferiti esclusivamente da Dio il Padre a questi sistemi viventi di energie associate e coordinate della materia, della mente e dello spirito. La personalità non è nemmeno una realizzazione progressiva. La personalità può essere materiale o spirituale, ma o c’è personalità o non c’è personalità. Ciò che è altro-che-personale non raggiunge mai il livello del personale, salvo che per l’azione diretta del Padre del Paradiso.

Il dono della personalità è funzione esclusiva del Padre Universale, la personalizzazione dei sistemi viventi d’energia che egli dota degli attributi di una relativa coscienza creativa ed il controllo di questi attributi attraverso il libero arbitrio. Non c’è personalità se non di Dio il Padre, e non esiste personalità se non per Dio il Padre. Gli attributi fondamentali dell’individualità umana, così come l’Aggiustatore assoluto, nucleo della personalità umana, sono conferimenti del Padre Universale che agisce nel suo dominio esclusivamente personale del ministero cosmico. 5:6.2

La capacità di raggiungere la personalità divina è insita nell’Aggiustatore prepersonale; la capacità di raggiungere la personalità umana è potenziale nella dotazione di mente cosmica dell’essere umano. Ma la personalità esperienziale dell’uomo mortale è osservabile come realtà attiva e funzionale solo dopo che il veicolo materiale di vita della creatura mortale è stato toccato dalla divinità liberatrice del Padre Universale, venendo così lanciata sui mari dell’esperienza come personalità cosciente di sé e (relativamente) capace di determinarsi e di creare se stessa. L’io materiale è veramente ed incondizionatamente personale. 5:6.6

La Personalità dell’Uomo è Eterna

Ciò che proviene dal Padre è eterno come il Padre, e questo è vero tanto per la personalità che Dio dona per sua libera scelta quanto per l’Aggiustatore di Pensiero divino, un frammento reale di Dio. La personalità dell’uomo è eterna, ma quanto all’identità, è una realtà eterna condizionata. Essendo apparsa in risposta alla volontà del Padre, la personalità raggiungerà un destino di Deità, ma l’uomo deve scegliere se sarà presente o meno al compimento di tale destino. In mancanza di questa scelta la personalità raggiunge direttamente la Deità esperienziale, divenendo parte dell’Essere Supremo. Il ciclo è preordinato, ma la partecipazione ad esso dell’uomo è opzionale, personale ed esperienziale. 112:5.2

Dio – L’autore della Personalità

Dio non si nasconde a nessuna delle sue creature. Egli è inavvicinabile per tanti ordini di esseri soltanto perché “dimora in una luce che nessuna creatura materiale può avvicinare”. L’immensità e la grandiosità della personalità divina oltrepassano la portata della mente imperfetta dei mortali evoluzionari. Egli “misura le acque nel cavo della sua mano, misura l’universo con il palmo della sua mano. E’ lui che sta seduto sull’orbita della terra, che distende i cieli come un sipario e li dispiega come un universo da abitare”. “Alzate gli occhi al cielo e guardate chi ha creato tutte queste cose, che rivela i mondi con il loro numero e li chiama tutti con il loro nome”. E’ quindi vero che “le cose invisibili di Dio sono parzialmente capite per mezzo delle cose create”. 1:5.2

La personalità non è semplicemente un attributo di Dio, essa rappresenta piuttosto la totalità della natura infinita coordinata e della volontà divina unificata che è perfettamente espressa in eternità ed universalità. In senso supremo, la personalità è la rivelazione di Dio all’universo degli universi. 1:5.13

" ‘Io sono un Dio vicino come pure assai lontano’, dice il Signore. ‘Non riempio forse il cielo e la terra?’ ” Il Padre Universale è costantemente presente in tutte le parti ed in tutti i cuori della sua immensa creazione. Egli è “la pienezza di colui che riempie tutto ed in tutto”, e “che opera tutto in tutto”, ed inoltre il concetto della sua personalità è tale che “il cielo (l’universo) ed il cielo dei cieli (l’universo degli universi) non possono contenerlo”. E’ letteralmente vero che Dio è tutto ed in tutto. Ma anche questo non è la totalità di Dio. L’infinito può essere definitivamente rivelato solo nell’infinità; la causa non può mai essere pienamente compresa da un’analisi degli effetti; il Dio vivente è incommensurabilmente più grande della somma totale della creazione che è venuta all’esistenza come risultato degli atti creatori del suo illimitato libero arbitrio. 3:1.2

In Dio il Padre gli atti di libero arbitrio non sono governati dal potere né sono guidati dal solo intelletto. La personalità divina è definita come costituita da spirito e manifestante se stessa agli universi come amore. Di conseguenza, in tutte le sue relazioni personali con le personalità delle creature degli universi, la Prima Sorgente e Centro è sempre ed uniformemente un Padre amorevole. Dio è un Padre nel senso più elevato del termine. Egli è eternamente motivato dall’idealismo perfetto dell’amore divino, e tale affettuosa natura trova la sua più forte espressione e la sua più grande soddisfazione nell’amare e nell’essere amata. 4:4.6

L’energia pura è l’antenata di tutte le realtà funzionali relative, non spirituali, mentre il puro spirito è il potenziale del supercontrollo divino che dirige tutti i sistemi d’energia basilari. E questa realtà, la cui diversità si manifesta in tutto lo spazio e si osserva nei movimenti del tempo, sono entrambe incentrate nella persona del Padre del Paradiso. In lui esse sono una – devono essere unificate – perché Dio è uno. La personalità del Padre è assolutamente unificata. 56:1.4

L’Estinzione della Personalità a Causa dell’Iniquità

Allorché questa sentenza è definitivamente confermata, l’essere identificatosi con il peccato diviene istantaneamente come se non fosse mai esistito. Non c’è risurrezione da una tale sorte; essa è perpetua ed eterna. I fattori d’energia viventi dell’identità sono dissolti dalle trasformazioni del tempo e dalle metamorfosi dello spazio nei potenziali cosmici da cui in passato erano emersi. Quanto alla personalità dell’essere iniquo, essa è privata del veicolo di continuazione della vita perché la creatura non ha fatto quelle scelte e non ha preso quelle decisioni finali che le avrebbero assicurato la vita eterna. Quando l’accettazione persistente del peccato da parte della mente associata culmina nella completa autoidentificazione con l’iniquità, allora, dopo la cessazione della vita e la dissoluzione cosmica, questa personalità isolata è assorbita nella superanima della creazione, divenendo parte dell’esperienza in evoluzione dell’Essere Supremo. Essa non appare mai più come personalità; la sua identità diviene come se non fosse mai esistita. Nel caso di una personalità abitata da un Aggiustatore, i valori spirituali esperienziali sopravvivono nella realtà dell’Aggiustatore che continua ad esistere. 2:3.4

La Sopravvivenza della Personalità

La sopravvivenza eterna della personalità dipende interamente dalla scelta della mente mortale, le cui decisioni determinano il potenziale di sopravvivenza dell’anima immortale. Quando la mente crede in Dio e l’anima conosce Dio, e quando con lo stimolo dell’Aggiustatore tutte desiderano Dio, allora la sopravvivenza è assicurata. Né limitazioni d’intelletto, né lacune d’insegnamento, né mancanza di cultura, né modestia di condizione sociale, né inferiorità di livelli umani di moralità risultanti da una sfortunata mancanza di opportunità educative, culturali e sociali possono invalidare la presenza dello spirito divino in tali individui sfortunati e svantaggiati sul piano umano, ma credenti. 5:5.13

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