Com’è inserita la Filosofia ne Il Libro Di Urantia?

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Dio e la Filosofia

L’esistenza di Dio non può mai essere provata dalla sperimentazione scientifica o dalla pura ragione per deduzione logica. Dio può essere realizzato soltanto nei regni dell’esperienza umana. Tuttavia, il vero concetto della realtà di Dio è ragionevole per la logica, plausibile per la filosofia, essenziale per la religione e indispensabile per ogni speranza di sopravvivenza della personalità.1:2.7

Per la scienza Dio è una causa, per la filosofia è un’idea, per la religione è una persona, nonché l’amorevole Padre celeste.1:6.2

Tutte le filosofie religiose arrivano presto o tardi al concetto di un governo universale unificato, di un solo Dio. 3:6.3

La Verità è un Fattore nella Filosofia dell’Universo

I fatti fisici sono abbastanza uniformi, ma la verità è un fattore vivente e flessibile nella filosofia dell’universo. 2:7.2

La verità è la base della scienza e della filosofia e rappresenta il fondamento intellettuale della religione. La bellezza favorisce l’arte, la musica ed i ritmi significativi di ogni esperienza umana. La bontà abbraccia il senso dell’etica, della moralità e della religione – la sete di perfezione esperienziale. 56:10.10

La Religione Moderna e la Filosofia

La sfida religiosa della presente era è rivolta a quegli uomini e a quelle donne previdenti, lungimiranti e dotati d’intuizione spirituale, che oseranno costruire una nuova ed attraente filosofia di vita tratta dai moderni concetti ampliati e mirabilmente integrati della verità cosmica, della bellezza universale e della bontà divina. Una tale nuova e retta visione della moralità attirerà tutto ciò che è buono nella mente dell’uomo e sfiderà quanto c’è di migliore nell’anima umana. Verità, bellezza e bontà sono realtà divine, e via via che l’uomo ascende la scala della vita spirituale, queste qualità supreme dell’Eterno divengono sempre più coordinate ed unificate in Dio, che è amore. 2:7.9

La vostra religione sta diventando reale perché sta emergendo dalla schiavitù della paura e dall’asservimento della superstizione. La vostra filosofia lotta per emanciparsi dai dogmi e dalla tradizione. La vostra scienza è impegnata nella battaglia millenaria tra la verità e l’errore, combattendo per la liberazione dai legami dell’astrazione, dalla schiavitù della matematica e dalla cecità relativa del materialismo meccanicistico. 12:9.5

Quando la religione è priva di un Dio personale, le sue preghiere sono trasposte ai livelli della teologia e della filosofia. 91:2.5

La religione non può mai diventare un fatto scientifico. La filosofia può, in verità, riposare su una base scientifica, ma la religione resterà sempre evoluzionaria o di rivelazione, o una possibile combinazione di entrambe, com’è nel mondo d’oggi. 92:7.1

Le religioni sono durate a lungo senza supporto filosofico, ma poche filosofie, in quanto tali, sono persistite a lungo senza una qualche identificazione con la religione. La filosofia è per la religione quello che la concezione è per l’azione. Ma la condizione umana ideale è quella in cui la filosofia, la religione e la scienza si saldano in un’unità significativa mediante l’azione congiunta della saggezza, della fede e dell’esperienza. 98:2.12

La Rivelazione Illumina la Filosofia

Nella scienza Dio è la Causa Prima; nella religione è il Padre universale ed amorevole; nella filosofia è l’unico essere esistente da se stesso, non dipendente da nessun altro essere per la sua esistenza, ma che beneficamente conferisce realtà d’esistenza a tutte le cose e a tutti gli altri esseri. Ma ci vuole la rivelazione per mostrare che la Causa Prima della scienza e l’Unità autoesistente della filosofia sono il Dio della religione, pieno di misericordia e di bontà ed impegnato a determinare la sopravvivenza eterna dei suoi figli terreni. 4:4.7

Una Filosofia Indegna

L’idea barbara di placare un Dio adirato, di propiziarsi un Signore offeso, di conquistare il favore della Deità mediante sacrifici, penitenze e perfino con il versamento di sangue, rappresenta una religione totalmente puerile e primitiva, una filosofia indegna di un’era illuminata di scienza e di verità. Tali credenze sono assolutamente ripugnanti per gli esseri celesti e per i capi divini che servono e regnano negli universi. Ѐ un affronto a Dio il credere, sostenere od insegnare che si debba versare del sangue innocente per conquistare il suo favore o per deviare la presunta collera divina. 4:5.4

Le Attività Interposte tra l’Arte e la Filosofia

I domini della filosofia e dell’arte s’interpongono tra le attività religiose e non religiose dell’io umano. Per mezzo dell’arte e della filosofia l’uomo di mente materiale è attirato verso la contemplazione delle realtà spirituali e dei valori universali di significato eterno. 5:4.4

L’arte ha origine dal tentativo dell’uomo di sfuggire alla mancanza di bellezza nel suo ambiente materiale; è un gesto verso il livello morontiale. La scienza è lo sforzo dell’uomo per risolvere gli enigma apparenti dell’universo materiale. La filosofia è il tentativo dell’uomo di unificare l’esperienza umana. La religione è il gesto supremo dell’uomo, la sua magnifica tensione verso la realtà finale, la sua determinazione a trovare Dio e ad essere simile a lui. 196:3.30

Chi Conosce? La Scienza e la Filosofia

L’intera scienza della matematica, l’intero campo della filosofia, la fisica o la chimica più elevate, non potrebbero predire né sapere che l’unione di due atomi gassosi d’idrogeno con un atomo gassoso di ossigeno producono una sostanza nuova con qualità sovraggiunte – l’acqua liquida. La conoscenza considerata di questo solo fenomeno fisico-chimico avrebbe dovuto impedire lo sviluppo della filosofia materialistica e della cosmologia meccanicistica. 12:9.3

Ma non tutte le supposizioni della filosofia naturale sono valide; ne è un esempio l’etere ipotetico, il quale rappresenta un ingegnoso tentativo dell’uomo per unificare la sua ignoranza dei fenomeni dello spazio. La filosofia dell’universo non può essere basata sulle osservazioni della cosiddetta scienza. Uno scienziato sarebbe incline a negare la possibilità che una farfalla si sviluppi da un bruco se questa metamorfosi non potesse essere osservata. 42:9.4

L’armonia è la nota dominante dell’universo centrale ed un ordine evidente prevale in Paradiso. Una condotta appropriate è esenziale al progresso attraverso la conoscenza, passando per la filosofia, fino alle altezze spirituali dell’adorazione spontanea. 27:4.2

Quando la filosofia dell’uomo propende fortemente verso il mondo della materia, essa diventa razionalistica o naturalistica. Quando la filosofia propende particolarmente verso il livello spirituale, diventa idealistica od anche mistica. Quando la filosofia è così sfortunata da appoggiarsi sulla metafisica, diventa infallibilmente scettica, confusa. In passato la maggior parte della conoscenza e delle valutazioni intellettuali dell’uomo è caduta in una di queste tre deformazioni della percezione. La filosofia non osa formulare le sue interpretazioni della realtà nel modo lineare della logica; essa non deve mai smettere di tener conto della simmetria ellittica della realtà e della curvatura essenziale di tutti i concetti di relazione. 103:6.14

Una filosofia meccanicista della vita e dell’universo non può essere scientifica, perché la scienza riconosce e tratta soltanto degli oggetti materiali e dei fatti. La filosofia è inevitabilmente superscientifica. L’uomo è un fatto materiale della natura, ma la sua vita è un fenomeno che trascende i livelli materiali della natura, nel senso che rivela gli attributi di controllo della mente e le qualità creative dello spirito. 195:7.9

Ogni interpretazione scientifica dell’universo materiale è senza valore se non comporta il debito riconoscimento dello scienziato. Nessun apprezzamento dell’arte è autentico se non accorda il riconoscimento dell’artista. Nessuna valutazione della morale è utile se non include il moralista. Nessun riconoscimento della filosofia è edificante se ignora il filosofo, e la religione non può esistere senza l’esperienza reale della persona religiosa che, grazie a questa stessa esperienza ed in essa, cerca di trovare Dio e di conoscerlo. Similmente l’universo degli universi è privo di significato al di fuori dell’IO SONO, il Dio infinito che l’ha creato e che incessantemente lo amministra. 195:7.18

La Filosofia è Esaltante

Dopo la soddisfazione suprema dell’adorazione c’è la gioia della filosofia. Per quanto ci si elevi e per quanto lontano si avanzi rimarranno sempre mille misteri che richiedono, per tentarne la soluzione, l’impiego della filosofia. 27:6.1

L’educazione è recentemente passata dal controllo del clero a quello degli uomini di legge e degli uomini d’affari. Alla fine essa dovrà essere affidata ai filosofi e agli scienziati. Gli insegnanti devono essere individui liberi, veri conduttori, affinché la filosofia, la ricerca della saggezza, possa diventare la meta principale dell’educazione. 71:7.4

La Mota- La Filosofia Stereoscopica

La mota è più che una filosofia superiore; essa sta alla filosofia come due occhi stanno ad un occhio solo; ha un effetto stereoscopico sui significati e sui valori. L’uomo materiale vede l’universo, per così dire, con un occhio solo – lo vede piatto. Gli studenti dei mondi delle dimore acquisiscono una prospettiva cosmica – la profondità – sovrapponendo le percezioni della vita morontiale alle percezioni della vita fisica. 48:6.28

Una Sola Filosofia Può Unire

Nessun mondo evoluzionario può sperare di progredire oltre il primo stadio di stabilizzazione nella luce senza aver raggiunto un unico linguaggio, una sola religione ed una sola filosofia. Essere di una sola razza facilita grandemente questo risultato, ma la pluralità di popoli di Urantia non preclude il raggiungimento di stadi superiori. 55:3.22

Nello Stato ideale l’educazione continua per tutta la vita e la filosofia diventa talvolta la meta principale dei suoi cittadini. I cittadini di una tale comunità cercano la saggezza per accrescere il discernimento del significato delle relazioni umane: i significati della realtà, la nobiltà dei valori, gli scopi della vita e le glorie del destino cosmico. 71:7.2

La Filosofia Esperienziale

L’unione dell’atteggiamento scientifico e del discernimento religioso per mezzo della filosofia esperienziale fa parte della lunga esperienza umana dell’ascensione al Paradiso. Le approssimazioni della matematica e le certezze del discernimento richiederanno sempre la funzione armonizzante della logica mentale su tutti i livelli dell’esperienza inferiori al compimento massimo del Supremo. 103:7.4

Sebbene l’esperienza religiosa sia un fenomeno soggettivo puramente spirituale, tale esperienza ingloba un atteggiamento di fede positiva e vivente verso i regni più elevati della realtà oggettiva universale. L’ideale della filosofia religiosa è una fede-fiducia capace di portare l’uomo a dipendere senza riserve dall’amore assoluto del Padre infinito dell’universo degli universi. Questa esperienza religiosa autentica trascende di gran lunga l’oggettivazione filosofica del desiderio idealistico; essa considera effettivamente la salvezza come acquisita e si preoccupa unicamente d’imparare a fare la volontà del Padre del Paradiso. I segni distintivi di una tale religione sono: la fede in una Deità suprema, la speranza di una sopravvivenza eterna e l’amore, specialmente per il prossimo. 103:9.5

Nella scienza l’io umano osserva il mondo materiale; la filosofia è l’osservazione di questa osservazione del mondo materiale; la religione, la vera esperienza spirituale, è la realizzazione esperienziale della realtà cosmica dell’osservazione dell’osservazione di tutta questa sintesi relativa dei materiali energetici del tempo e dello spazio. Costruire una filosofia dell’universo esclusivamente sul materialismo è ignorare il fatto che tutte le cose materiali sono inizialmente concepite come reali nell’esperienza della coscienza umana. L’osservatore non può essere la cosa osservata; la valutazione esige un certo grado di trascendenza rispetto alla cosa valutata. 112:2.12

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